Nel 1881 le Ferrovie Prussiane vollero una macchina adatta al traino di piccoli convogli per il traffico locale.

Naque la Locotender T3 che si dimostrò subito molto ben riuscita ed apprezzata tanto che fu prodotta in oltre 1500 esemplari fino al 1906.

La macchina ebbe una vita operativa lunghissima, le ultime si potevano vedere ancora sul finire degli anni ‘60 svolgere i loro ruoli con dignità sia pur nei servizi di stazione.

Nelle Ferrovie Tedesche la T3 venne classificata nel Gruppo 89 70–75.

Parecchi esemplari vennero esportati in vari paesi europei, tra i quali l’Italia dove le FS le incorporarono nel Gruppo 999, alcune operarono con la Società Veneta Ferrovie nella linea Udine–Cividale, altre con compagnie private minori.

«Appassionato da sempre di micro–meccanica e disponendo di un piccolo tornio–fresa, dopo una positiva esperienza nella costruzione di un motore a vapore Stuart D10, mi decisi verso la fine degli anni ‘80 ad orientarmi verso la costruzione di una locomotiva a vapore.»

«Avendo conosciuto in un incontro all’“Hobby Model Expo” di Novegro l’architetto Sorrentino di Torino, precursore del modellismo a vapore in Italia, gli sottoposi il mio progetto. Mi presentò divesi disegni di macchine, quella che attirò subito la mia attenzione per la sua simpatia fu la T3.»

«Con i piani di costruzione e le principali fusioni grezze (ruote, cilindri, camino e pompa acqua) incominciai il lavoro nel 1988 per terminarlo nel 1993.»

«La macchina ebbe inizialmente la caldaia in rame, che avevo costruito in maniera piuttosto artigianale; successivamente la sostituii con una in acciaio inox realizzata grazie all’interessamento degli amici del Gruppo 835 di Fiume Veneto ottenendo un sicuro risultato di una maggior efficienza e affidabilità. Oggi la piccola T3, dopo aver percorso oltre 1500 km, l’ho sottoposta ad una completa revisione riportandola alla piena efficienza iniziale.»

Lucio Cameran