Le locomotive Gr.743 hanno rappresentato una evoluzione delle Gr.740, macchine costuite negli anni 1911–1923 e che furono il gruppo più numeroso operante nelle FS. Lo sviluppo avvenne negli anni ‘40 quando fu deciso di montare su cinque macchine 740 i preriscaldatori d’acqua al fine cioè di migliorare il rendimento termodinamico con l’iniezione in caldaia di acqua già preriscaldata e prossima alla ebollizione.

Le cinque macchine assunsero una linea estetica molto caratteristica per la presenza lungo tutta la caldaia in due grossi tubi laterali.

Visti i positivi risultati raggiunti, nei primi anni ‘50, vennero trasformate n° 89 macchine Gr.740 in 743. A posteriori si può affermare però che la soluzione fu meno brillante delle aspettative per i numerosi problemi collaterali che generava e che vanificavano in parte i vantaggi.

Oggi solo due macchine sono sopravvissute: la Gr.743.283 e la Gr.743.301 che, restaurate, sono esposte in museo.

«Dopo aver terminato la costruzione di una Gr.685 in scala 7" 1/4, mi orientai, anche per la spinta di un caro amico, verso la realizzazione di un’altra macchina, però questa volta con scartamento di 5". La scelta cadde sulla Gr.740 ed incominciai quindi la ricerca dei disegni: ad un certo punto venni a conoscenza che altri modellisti avevano in costruzione la 740 e così deviai verso una più originale Gr.743. Con le sole foto della Gr.743.301 del Museo dei Trasporti di La Spezia integrai i disegni che possedevo ed iniziai la costruzione.»

«Nel 1998 feci tagliare al laser le lamiere del telaio e preparai i modelli per le fusioni in ghisa delle ruote e dei motori e quindi incominciai il lavoro.»

«Al termine, i primi collaudi, li ho effettuati con l’aria compressa e solo successivamente con il riscaldamento dell’acqua. Varie difficoltà vennero gradatamente superate ed oggi posso dire che la mia Gr.743 ha raggiunto un ottimo livello di funzionalità.»

«L’originalità della locomotiva ha destato non poco interesse in tutti gli appassionati e non incontrati durante le nostre manifestazioni, sia in territorio nazionale che all’estero.»

Vittorio Noario